Uomo politico italiano. Frequentò l'Accademia Militare di Torino, si
arruolò volontario nell'esercito piemontese partecipando alla guerra
d'indipendenza del 1859, guadagnandosi le spalline da ufficiale. Passò
dall'esercito regolare all'armata garibaldina, segnalandosi nello sbarco in
Sicilia e nello scontro di Castelmorrone dove fu ferito e fatto prigioniero.
Rientrato nell'esercito regolare, fece la campagna del 1866 ma, deluso
dall'esito, aderì al Partito Repubblicano mantenendosi sempre uno dei
più ferventi irredentisti del suo tempo. Eletto deputato nel 1889, si
schierò all'opposizione contro Crispi non desistendo dal suo
atteggiamento irredentista e mostrandosi solerte propugnatore degli interessi
pugliesi (Napoli 1843 - San Martino Valle Caudina, Avellino 1901).